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Turchia e Try: i bond turchi, in Try e in Usd. Turchia 11.875% 2030 US900123AL40; 8% 2034 US900123AT75 in Usd

Tarquinio Prisco

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Ankara, 20 feb 12:30 - (Agenzia Nova) - La Turchia non è disposta ad acquistare i caccia F-16 dagli Usa se questi imporranno condizioni. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, durante una conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken. Quest’ultimo è giunto ieri in visita in Turchia, nel quadro di un tour che l’ha visto recarsi dapprima in Germania per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Ieri, secondo quanto riferisce il quotidiano turco “Daily Sabah”, il titolare della diplomazia statunitense ha visitato le aree colpite dal devastante terremoto del 6 febbraio scorso e la base aerea di Incirlik per verificare le operazioni di assistenza alle autorità turche. Oggi, invece, ha tenuto colloqui sia con il ministro degli Esteri Cavusoglu sia con il capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan. Parlando alla conferenza stampa tenutasi presso il complesso presidenziale, Cavusoglu ha affermato che la Turchia si aspetta da Washington una revoca delle “sanzioni unilaterali” relative all’industria della difesa il prima possibile, mentre spera che che l'amministrazione statunitense invii al Congresso una notifica formale per gli aerei da combattimento F-16, considerato che “la conclusione dell'accordo sarebbe vantaggiosa per entrambe le parti”.
 

Tony

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Il grafico mensile del Usd/Try.

Non ci si faccia ingannare dagli stratosferici livelli di ipercomprato Rsi 5 e Rsi 13 monthly, i grafici non vengono da Marte e questo riflette semplicemente l'intenzione della Turchia di continuare a svalutare drammaticamente la Try.

Pertanto quei livelli di ipercomprato potranno diventare occasione di rimbalzo della Try (da utilizzare rigorosamente, imho, per darsela a gambe dalla valuta turca) ove ci fosse un catalizzatore.

Salvo che Erdogan perda le prossime elezioni e il suo successore contempli una drastica modifica delle politiche monetarie messe in campo da anni dal governo turco, imponendole alla Bc nazionale.

Erdogan, dopo due promesse di cambiare la politica monetaria in occasione delle ultime crisi valutarie della Try, rivelatesi entrambe dei bluff, credo abbia ormai credibilità zero qualsiasi cosa dica

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Tarquinio Prisco

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Il grafico mensile del Usd/Try.

Non ci si faccia ingannare dagli stratosferici livelli di ipercomprato Rsi 5 e Rsi 13 monthly, i grafici non vengono da Marte e questo riflette semplicemente l'intenzione della Turchia di continuare a svalutare drammaticamente la Try.

Pertanto quei livelli di ipercomprato potranno diventare occasione di rimbalzo della Try (da utilizzare rigorosamente, imho, per darsela a gambe dalla valuta turca) ove ci fosse un catalizzatore.

Salvo che Erdogan perda le prossime elezioni e il suo successore contempli una drastica modifica delle politiche monetarie messe in campo da anni dal governo turco, imponendole alla Bc nazionale.

Erdogan, dopo due promesse di cambiare la politica monetaria in occasione delle ultime crisi valutarie della Try, rivelatesi entrambe dei bluff, credo abbia ormai credibilità zero qualsiasi cosa dica

Vedi l'allegato 16160
Però l'inflazione in Turchia è da Novembre che sta scendendo

Su questo punto Erdogan e BCT hanno avuto ragione
 

Tarquinio Prisco

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L'inflazione è al 57,7%, i tassi sono all'8,5%, il rendimento reale per il detentore di Try è prossimo al -50% annuo


sì però i turchi avevano previsto un calo significativo dell'inflazione per fine 2022 è così è stato , diamo a cesare quel che è di cesare

(oltre al fatto che 1 euro per 20 try era ed è un'anomalia finanziaria grossa come un grattacielo di New York ...e questa a casa mia le si chiamano "bolle" e come tutte le bolle sono destinate prima o poi a scoppiare .....cmq vedremo)

Au revoir
 

Tony

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sì però i turchi avevano previsto un calo significativo dell'inflazione per fine 2022 è così è stato , diamo a cesare quel che è di cesare

(oltre al fatto che 1 euro per 20 try era ed è un'anomalia finanziaria grossa come un grattacielo di New York ...e questa a casa mia le si chiamano "bolle" e come tutte le bolle sono destinate prima o poi a scoppiare .....cmq vedremo)

Au revoir
I turchi avevano promesso che l'inflazione sarebbe scesa sotto i tassi e che la Try avrebbe avuto un rendimento reale positivo, siamo a -50% e ho detto tutto. Ormai sulla Try sono considerati dei contaballe internazionali ;)
 

Tarquinio Prisco

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I turchi avevano promesso che l'inflazione sarebbe scesa sotto i tassi e che la Try avrebbe avuto un rendimento reale positivo, siamo a -50% e ho detto tutto. Ormai sulla Try sono considerati dei contaballe internazionali ;)
avevano "promesso" mi suona eccessivo , diciamo che avevano "previsto" , ma poi ...per quando ?? E poi non dimenticare che a sparigliare le carte ( e non solo alla Turchia) c'è stata la guerra in Ucraina che ha inciso e non poco sulle aspettative inflazionistiche di tanti Paesi ( i costi dell'energia sono schizzati in alto )
 

Tony

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avevano "promesso" mi suona eccessivo , diciamo che avevano "previsto" , ma poi ...per quando ?? E poi non dimenticare che a sparigliare le carte ( e non solo alla Turchia) c'è stata la guerra in Ucraina che ha inciso e non poco sulle aspettative inflazionistiche di tanti Paesi ( i costi dell'energia sono schizzati in alto )
Le previsioni turche sono sempre per il dì che verrà. Anche oggi si realizzeranno domani... :D
 

Tarquinio Prisco

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G20: ministro Esteri turco, appello a riforma Consiglio di sicurezza

Ankara, 02 mar 12:49 - (Agenzia Nova) - Nel suo intervento al vertice dei ministri degli Esteri del G20 di Nuova Delhi, il responsabile della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu ha lanciato un appello per una “riforma completa” del Consiglio di sicurezza, delle agenzie Onu come l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e delle istituzioni finanziarie internazionali. L’approccio turco, ha spiegato Cavusoglu, si basa su un “consolidamento del multilateralismo”, sottolineando l’importanza dell’analisi degli equilibri mondiali e del ruolo delle organizzazioni sovranazionali in un momento di rapide trasformazioni. Secondo il ministro degli Esteri turco, infatti, “il multilateralismo autentico e un sistema basato sulle regole sono due concetti chiave a cui non possiamo rinunciare”. Quindi, “l’impegno per le riforme si deve concentrare su un bene superiore, non sulle nostre aspettative individuali”. Ribadendo che “il mondo è più grande di cinque” (un riferimento al numero dei Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu), Cavusoglu ha dichiarato che “rafforzare la rappresentatività regionale al Consiglio di sicurezza è un dovere”, ma “aumentare il numero dei suoi membri permanenti con diritto di veto non farà che aggravare la sua attuale inefficienza”. Di fronte alle sfide attuali, come la sicurezza alimentare ed energetica, una riforma del “sistema internazionale” contribuirà a eliminare le differenze nello sviluppo e aiuterà i Paesi meno sviluppati. “Il costo stimato dell’agenda 2030 (per lo sviluppo sostenibile) è di 4 miliardi di dollari”, ha aggiunto il ministro turco, “è un buco che dobbiamo colmare” e in questo “Ankara sta facendo del suo meglio”, al punto che è “tra i primi tre Paesi al mondo per sostegno allo sviluppo commisurato al prodotto interno lordo” (Pil). Quanto alla sicurezza alimentare ed energetica, Cavusoglu ha rimarcato che quando la guerra in Ucraina ha portato alla ribalta questi temi, la Turchia è intervenuta. Il riferimento è al ruolo fondamentale di Ankara nella stipula dell’accordo sul grano del luglio 2022, che ha permesso a Kiev di continuare a esportare grano. “Non siamo produttori mondiali di petrolio, ma abbiamo contribuito attivamente alla sicurezza energetica della nostra regione”, ha aggiunto.
 

Tarquinio Prisco

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Turchia: cala leggermente inflazione annuale a febbraio, ma prezzi salgono su base mensile​

Ankara, 03 mar 13:16 - (Agenzia Nova) - L'inflazione annuale dei prezzi al consumo della Turchia è diminuita leggermente nel mese di febbraio, attestandosi al 55,18 per cento rispetto al 57,68 per cento di gennaio e al di sotto della previsione di mercato del 55,50 per cento. Lo riferisce l’ufficio di statistica turco TurkStat in un rapporto pubblicato oggi. Secondo lo studio, i prezzi di hotel, caffè e ristoranti hanno registrato il più grande aumento annuale con il 74,34 per cento a febbraio, l'abbigliamento e le calzature hanno registrato la crescita più bassa con il 21,96 per cento, secondo TurkStat. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati del 3,15 per cento a febbraio, un ritmo più lento rispetto all'aumento del 6,65 per cento di gennaio. L'aumento mensile più elevato è stato quello dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche (+7,36 per cento), mentre il costo di prodotti di capi di abbigliamento e calzature è calato dell’1,76 per cento.
 

Tarquinio Prisco

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Turchia: cala leggermente inflazione annuale a febbraio, ma prezzi salgono su base mensile (2)​

Ankara, 03 mar 13:16 - (Agenzia Nova) - La scorsa settimana, la Banca centrale della Turchia ha abbassato il tasso di interesse ufficiale di 50 punti base all'8,5 per cento per sostenere la crescita dopo il terremoto e ha dichiarato che avrebbe monitorato l'impatto economico del disastro. Prima dei terremoti del 6 febbraio, le previsioni sull’inflazione annuale prevedevano un calo fino al 35-40 per cento a giugno. Tuttavia, a causa dell’impatto dei due sismi, ancora in parte incalcolabile, le stime si mantengono al di sopra del 40 per cento, in vista anche delle elezioni presidenziali e parlamentari, previste per il 14 maggio e confermate di recente dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. (Res)
 

Tarquinio Prisco

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Turchia: il Buon Partito si ritira dalla coalizione di opposizione

Ankara, 03 mar 15:55 - (Agenzia Nova) - Il partito nazionalista della Turchia Buon Partito (Iyi Parti), guidato da Meral Aksener, si è ritirato dalla coalizione di opposizione Alleanza per la nazione, costituita ora da cinque partiti. Lo riferisce il quotidiano turco filogovernativo “Daily Sabah”, secondo il quale la decisione è dovuta al rifiuto da parte di Aksener di accettare come candidato comune alle prossime elezioni presidenziali Kemal Kilicdaroglu, capo del Partito popolare repubblicano (Cumhuriyet Halk Partisi, Chp). Contro la probabile candidatura ufficiale di Kilicdaroglu, il cui annuncio era previsto per lunedì 6 marzo, Aksener sosteneva quella di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul, o, in alternativa, di Mansur Yavas, sindaco di Ankara, respinta dagli altri cinque partiti della coalizione. L’Alleanza per la nazione, dunque, chiamata finora “il tavolo dei sei”, è diventata “il tavolo dei cinque”. “Il Buon Partito è stato messo all’angolo”, ha spiegato Aksener, aggiungendo: “È stato posto tra l’incudine e il martello”. A detta della leader turca, puntando su Kilicdaroglu, “la coalizione non è riuscita a incarnare la volontà del popolo”. Dopo il suo ritiro, il consiglio direttivo del Partito del futuro, guidato da Ahmet Davutoglu, ha annunciato una riunione per domani alle 11:00 ora locale (le 9:00 italiane), per discutere della candidatura del presidente del Chp. (Res)

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una mossa talmente folle da non poter non pensar male. Andare alle urne uniti era l'unica chance che avevano di poter battere Erdogan che nonostante il crescente dissenso ha una base elettorale fortissima, metodi spicci a parte.


oggi ero a pranzo con amici che lavorano per/con turchi. Mi raccontavano che nel loro giro (professionisti/imprenditori, settore ing/acciaio) tutto sommato Erdogan è considerata l'opzione migliore per la paura dell'ignoto che c'è dall'altra parte, sia da un punto di vista di tenuta sociale sia economico. L'inflazione non la vedono come un problema, ormai sono dollarizzati, guardano seriamente alle cripto come metodo offshore per prepararsi ad eventuali sanzioni sentendosi molto più vicini alla russia di quanto li percepiamo probabilmente noi. Mi ha stupito questa posizione.
 
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Tarquinio Prisco

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Turchia-Emirati: Ankara e Abu Dhabi firmano accordo di partenariato economico globale​

Ankara, 03 mar 18:36 - (Agenzia Nova) - Turchia ed Emirati Arabi Uniti hanno firmato, oggi ad Abu Dhabi, un accordo per istituire un partenariato economico globale teso a migliorare il commercio e gli investimenti reciproci tra i due Paesi. La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro del Commercio turco, Mehmet Mus, e del ministro di Stato per il Commercio estero degli Emirati, Thani bin Ahmed al Zeyoudi. Intervenendo in videoconferenza alla cerimonia di firma dell’accordo, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ringraziato gli Emirati per l'aiuto e il sostegno che hanno inviato alla Turchia dopo i terremoti dello scorso 6 febbraio, che hanno provocato oltre 45mila morti nel sud del Paese e oltre 6mila nella vicina Siria: "La nazione turca non dimenticherà mai la mano amica tesa in questo momento difficile". Il presidente turco ha aggiunto: "Se tutto va bene, entro un anno, completeremo la costruzione di una serie di edifici di qualità e sicuri che soddisfino il bisogno di alloggi nell'intera zona terremotata. In questo processo, i nostri maggiori sostenitori sono gli Emirati Arabi Uniti, nostri amici e fratelli”. Il presidente Erdogan ha ricordato che le squadre di ricerca e soccorso inviate dagli Emirati già il giorno stesso della tragedia hanno partecipato alle attività nelle zone maggiormente colpite, in particolare nei governatorati di Kahramanmaras, epicentro dei due sismi, e Adiyaman. Inoltre, il capo dello Stato turco ha osservato che gli ospedali da campo donati dagli Emirati hanno fornito un grande sostegno ai servizi sanitari nelle province di Hatay e Gaziantep. (segue)
 

Tarquinio Prisco

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Turchia-Emirati: Ankara e Abu Dhabi firmano accordo di partenariato economico globale (2)​

Ankara, 03 mar 18:36 - (Agenzia Nova) - "Lo sviluppo delle relazioni tra Turchia ed Emirati Arabi Uniti poggia su basi solide. Per noi questo è motivo di orgoglio”, ha proseguito Erdogan. “Quest'anno celebriamo il 50esimo anniversario dell'instaurazione delle nostre relazioni diplomatiche. L'accordo di partenariato economico globale che è stato firmato oggi ha un carattere storico, come lo è sotto tutti gli aspetti”, ha aggiunto. "Con l'accordo, la nostra cooperazione economica e commerciale è entrata in una nuova fase. Grazie all'accordo, che è stato preparato per la firma in un solo anno, le barriere al commercio di beni e servizi saranno rimosse e le attività dei nostri investitori e imprenditori, comprese le piccole e medie imprese, saranno agevolate", ha dichiarato Erdogan. Il presidente turco ha aggiunto che con l'accordo firmato verrà costruito un ponte economico con solide basi dall'Europa al Nord Africa e dalla Russia al Golfo. "Credo che aumenteremo il nostro volume di scambi al livello di 25 miliardi di dollari in cinque anni, grazie al carattere globale dell'accordo", ha affermato il capo dello Stato turco, che ha poi espresso il desiderio di incontrare presto il presidente emiratino Mohamed bin Zayed al Nahyan. (Res)
 

Tarquinio Prisco

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 mar - L'Arabia Saudita ha depositato 5 miliardi di dollari presso la banca centrale turca per sostenere l'economia del Paese segnato dall'inflazione e dal sisma di un mese fa. L'annuncio arriva dall'agenzia di informazione ufficiale di Riyad, Spa. "Il ministro saudita del Turismo, Ahmed Al Khateeb, e il presidente dei Fondi sauditi per lo sviluppo hanno firmato un accordo in Turchia con il governatore della banca centrale turca Sahap Kavcioglu per un deposito di cinque miliardi di dollari". Il deposito, che si inserisce nel contesto della "stretta cooperazione e dei legami storici" tra i due Paesi, potrebbe contribuire ad aumentare le riserve valutarie della Turchia e a stabilizzarne la moneta. L'iniziativa di Riyad segnala ulteriormente il miglioramento delle relazioni tra i due Paesi dopo gli anni di tensione seguiti all'assassinio del giornalista saudita Jamal Kashoggi avvenuto nell'ottobre 2018 nel Consolato del Paese arabo a Istanbul.

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